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Cos’è e a cosa serve lo stick delle urine (dipstick)

Noto anche come striscia reattiva urinaria, lo stick delle urine è uno strumento diagnostico semplice e facile da utilizzare ma anche particolarmente efficace per avere informazioni in più sul proprio stato di salute. Questo avviene attraverso l’analisi delle urine che permette di alterare il colore del dipstick in relazione ai valori personali.

Grazie a questo strumento possiamo ottenere diverse informazioni. Come quelle relative all’acidità o all’alcalinità dell’urina, la presenza di proteine che può essere sinonimo di problemi renali o di leucociti che segnalano un caso di infiammazione o infezione. Quindi, può essere utile anche per avere informazioni in più su un’eventuale presenza di cistite.

Una diagnosi precisa della cistite deve essere effettuata da un medico specializzato e l’uso dello stick delle urine non può diventare una soluzione alternativa. Però è anche vero che questo strumento può fornire delle informazioni preziose. Ecco qualche informazione in più per approfondire l’argomento e valutare l’uso della striscia reattiva urinaria.

Cos’è lo stick delle urine, una definizione

Lo stick delle urine è una striscia reattiva in materiale plastico con dei tasselli che contengono reagenti chimici che cambiano colore in base alla composizione dell’urina. Esistono due tipi di strisce reattive: specifiche e multi-parametriche

Le prime sono progettate per rilevare un singolo parametro o una specifica condizione, mentre le seconde consentono l’analisi simultanea di più parametri urinari, offrendo una valutazione più completa. In quest’ultima categoria rientrano strumenti come Multistix 10 SG o Combur 10, chiaramente la scelta dovrebbe avvenire su consiglio del medico.

A cosa serve lo stick delle urine?

Questo strumento viene utilizzato per avere una prima valutazione dello stato di salute di chi lo utilizza. nello specifico, si possono raccogliere informazioni importanti sulle condizioni relative alle vie urinarie e ai reni. Compresa l’eventuale presenza di infezioni come la cistite. Gli stick delle urine possono rilevare alcuni parametri ben precisi:

  • pH: acidità o alcalinità dell’urina.
  • Proteine: conferma o meno di problemi renali.
  • Glucosio: valori alti possono indicare diabete.
  • Chetoni: digiuno, diabete o diete chetogeniche.
  • Sangue: segnale di infezioni, calcoli o traumi.
  • Leucociti: sinonimo di infiammazione o infezione.
  • Nitriti: indicano la presenza di batteri e infezione.
  • Urobilinogeno e bilirubina: problemi al fegato.

L’uso delle strisce reattive deve essere sempre accompagnato dal supporto di un medico perché i risultati possono essere falsati da diversi elementi. Ad esempio, l’uso di determinati farmaci può portare a dei falsi positivi; inoltre, le colorazioni parziali potrebbero restituire delle informazioni non esatte. Ecco perché bisogna consultare sempre uno specialista per avere conferma o meno dei risultati grazie a degli approfondimenti specifici.

Come si utilizzano queste strisce reattive

Dopo aver acquistato la striscia adeguata – ad esempio, nel caso della diagnosi di cistite bisogna utilizzare un modello che registra la presenza di nitriti e leucociti – devi immergere lo stick in un campione di urina e attendere il tempo utile indicato. Meglio utilizzare la pipì raccolta la mattina, ma segui sempre le indicazioni del medico.

Dopo aver atteso il tempo necessario, bisogna paragonare il colore ottenuto con la legenda che si trova sulla confezione. In questo modo puoi effettuare uno screening rapido. Che, come anticipato, non sostituisce gli esami di laboratorio necessari per ottenere informazioni approfondite.

Quali sono i valori che ci interessano per la cistite?

Come anticipato, esistono stick delle urine per diversi scopi e alcune soluzioni consentono di avere indicazioni rapide rispetto alla presenza della cistite. Nello specifico, i modelli che registrano nitriti e leucociti sono utili per una prima diagnosi di quest’infezione. 

I primi, ovvero i nitriti nelle urine, sono il risultato della metabolizzazione dei nitrati da parte di alcuni batteri. Quindi, registrare la presenza dei nitriti può essere il risultato dell’attività batterica. Avere uno stick che registra questo valore è indizio d’infezione delle vie urinarie che può includere reni, uretra e vescica. Nel caso di cistite batterica, quindi, può esserci presenza di nitriti ma bisogna ricordare che non tutti i batteri producono nitriti. Quindi, è sempre importante incrociare i risultati con ulteriori verifiche concordate dal medico.
I leucociti, a differenza dei nitriti, sono un segnale che può indicare la presenza di un’infiammazione. Se rientriamo nel campo dei dolori vescicali, può essere un segnale di una cistite interstiziale che, appunto, non è causata da batteri. Non dimentichiamo che la presenza di nitriti e leucociti insieme, invece, è da collegare a una cistite batterica.

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