La cistite emorragica: cos’è e come si risolve
La cistite emorragica è un tipo di infiammazione delle vie urinarie, di origine batterica o meno, che comporta perdite ematiche di varia intensità. In alcuni casi possono essere minime, in altre abbondanti. Questa caratteristica – ovvero la fuoriuscita di sangue dalle vie urinarie – può destare preoccupazione e mettere in allarme chi soffre di questo disturbo.
Le perdite di sangue avvengono attraverso le urine e le cause possono essere differenti. Si va dall’infezione batterica tipica della cistite – ovvero quella causata dall’Escherichia coli o da altri batteri come il Klebsiella – alla reazione causata dall’assunzione di alcuni farmaci chemioterapici. In ogni caso, è una condizione da affrontare senza indugi. Ecco di cosa si tratta e quali sono sintomi, cause e cure.
Cos’è la cistite emorragica, definizione
La cistite emorragica è un tipo di disturbo che comporta un’infiammazione della vescica con alcuni sintomi ben definiti come dolore, bruciore e presenza di sangue nelle urine.
Questo disturbo porta il nome di ematuria e può essere microscopica, rilevabile solo con test specifici, o macroscopica. Quindi con grandi afflussi di sangue che provocano urine torbide o dal colore rossastro. La presenza del liquido ematico è dovuta al fatto che la cistite interessa la mucosa della vescica fino a creare delle ulcerazioni che danneggiano i capillari.
Cause della cistite emorragica
Le cause della cistite emorragica possono essere di natura infettiva e non infettiva. Nel primo caso, ci sono agenti virali che possono portare a questa condizione o dei batteri come il ben noto Escherichia coli. Vale a dire una delle cause fondamentali di cistite nella popolazione generale. Ma non sempre le cause si fermano qui. Infatti, dobbiamo ricordare che ci sono anche batteri come Proteus o Staphylococcus saprophyticus.
Come anticipato, esistono anche cause non infettive a scatenare la cistite emorragica. Ad esempio, le cure oncologiche a base di chemioterapia o radioterapia. Come quella che si effettua in casi di tumori pelvici. Altre cause possono essere l’uso di determinati antibiotici ed esposizione ad agenti chimici per motivi professionali.
Quali sono i fattori di rischio principali?
Abbiamo definito le cause della cistite emorragica ma è anche giusto valutare quali sono le condizioni che possono aumentare le probabilità di dover affrontare questa condizione.
Tra i fattori di rischio fondamentali abbiamo sicuramente rapporti sessuali non protetti, scarsa igiene intima o lavaggi effettuati in modo da facilitare il contatto dei batteri con le zone intime (seguendo un verso che va dall’ano ai genitali), prodotti di igiene intima aggressiva.
Prodotti che, come spesso accade, alterano la buona flora batterica. Anche assorbenti intimi interni, anticoncezionali meccanici e cateteri possono portare a questa condizione.
Il diabete è un fattore di rischio dovuto al fatto che aumenta la proliferazione dei batteri nell’organismo umano. Il concetto è espresso anche da msdmanuals.com, secondo il quale “i soggetti affetti da diabete spesso sviluppano infezioni batteriche e micotiche”.
I sintomi di questa condizione
Il primo sintomo della cistite emorragica è la presenza di sangue nelle urine che può essere più o meno riscontrabile a occhio nudo. Poi abbiamo dolore e bruciore durante la minzione, stimolo che porta a urinare spesso e con urgenza anche di notte (nicturia).
Se le perdite di sangue diventano copiose si può registrare un caso di anemia, una riduzione del numero di globuli rossi (eritrociti) o dei livelli di emoglobina nel sangue al di sotto dei valori normali. La cistite emorragica si può dividere in 4 tipologie proprio grazie alla quantità di sangue registrata: la forma più grave prevede la presenza di grumi di materiale ematico che bloccano le vie urinarie.
Come curare la cistite con perdite di sangue
Il trattamento della cistite emorragica prevede, in primo luogo, una diagnosi adeguata in modo da valutare con attenzione la gravità della situazione. Una volta stabilita la causa, il trattamento può variare. In caso di infezione batterica, il trattamento di prima linea prevede solitamente antibiotici mirati contro i batteri responsabili, se l’infezione è di natura fungina, saranno necessari antimicotici.
Al bisogno si possono prevedere farmaci contro il dolore. Se ci troviamo di fronte a una forma grave di cistite con sanguinamento nelle urine si possono introdurre dei lavaggi vaginali per evitare che i coaguli di liquido ematico creino problemi alla minzione. In ogni caso, sarà sempre il proprio medico a delineare una terapia specifica.