Quali sono le disfunzioni del pavimento pelvico e come si risolvono?
Le disfunzioni del pavimento pelvico possono essere un problema difficile da affrontare. Perché questi muscoli che si trovano alla base della cavità addominale e pelvica sono fondamentali per una serie di attività come, ad esempio, la minzione e la defecazione. Senza dimenticare che quest’area del corpo umano è fondamentale per i rapporti sessuali.
Nello specifico, ricordiamo che il pavimento pelvico ha un altro obiettivo fondamentale: sostenere gli organi pelvici come utero, vescica e intestino. Ecco perché è fondamentale prendersi cura di questa fascia di muscoli e tessuti connettivi, scongiurando e affrontando, quando necessario, le varie disfunzioni che possono interessare quest’area.
Cosa sono le disfunzioni del pavimento pelvico?
Nel momento in cui la fascia di muscoli e tessuti del pavimento pelvico non riescono ad assolvere alla propria funzione possiamo parlare di disfunzioni. Questa condizione compromette – in modo più o meno grave – la capacità di sostenere gli organi pelvici.
Nella maggior parte dei casi, parliamo di due disfunzioni fondamentali: ipertono e ipotono. Vale a dire, come sottolinea anche il Gruppo San Donato, un eccesso o una mancanza di tonicità di questo tessuto muscolo-tendineo dalla forma romboidale.
Nel momento in cui registriamo una condizione di ipertono, abbiamo una muscolatura sempre o costantemente contratta. Ed è proprio questa una condizione che spesso si ritrova nelle persone che soffrono di cistiti ricorrenti. Con l’ipotono, invece, abbiamo un muscolo rilassato in modo innaturale, al punto da poter causare un prolasso pelvico.
Le cause delle disfunzioni del pavimento pelvico
I motivi che possono portare alle disfunzioni di questa fascia muscolare sono diversi. In primo luogo possiamo sottolineare che la gravidanza, con tutte le sue influenze sul corpo umano, può aumentare il rischio di dover affrontare una disfunzione del pavimento pelvico.
Il National Institute of Child Health and Human Development ci ricorda che in alcune ricerche il rischio aumenta con il numero di bambini che una donna ha partorito. E può essere maggiore se durante il parto viene utilizzato un forcipe o un dispositivo a ventosa.
In ogni caso, le disfunzioni del pavimento pelvico si presentano anche negli uomini e nelle donne che non hanno vissuto una gravidanza. Infatti, tra le cause l’obesità e il sollevamento di pesi importanti possono essere delle cause altrettanto importanti. Fumo e dieta povera di fibre possono contribuire a un indebolimento dei muscoli pelvici. La costipazione frequente richiede uno sforzo che può compromettere la struttura pelvica.
Anche la cistite ricorrente è considerata una delle cause delle disfunzioni del pavimento pelvico legate all’ipertonicità come ricorda la ricerca pubblicata su Obstetrics and Gynecology Clinics e Pubmed.
Quali sono i sintomi delle disfunzioni pelviche
Come anticipato, le disfunzioni del pavimento pelvico alterano il funzionamento dei muscoli collegati a quest’area. Questa condizione incide negativamente su minzione/defecazione, lavoro svolto dall’intestino e funzioni sessuali. I sintomi principali variano tra ipertonia e ipotonia. Ovvero, rispettivamente, muscoli dell’area interessata troppo tesi o deboli.
Muscoli pelvici ipotonici
Quando manca tensione nei muscoli del pavimento pelvico possiamo registrare una serie di sintomi evidenti come una fastidiosa incontinenza urinaria o fecale, pressione e dolore, prolasso degli organi pelvici. Questa condizione è registrata soprattutto nelle donne.
Il prolasso può avere delle cause ereditarie ma è molto comune in menopausa ma anche le donne di giovane età sono soggette a questo disturbo che può verificarsi anche dopo aver avuto un bambino.
Muscoli pelvici ipertonici
In questo caso, i sintomi che si registrano con maggior frequenza riguardano la difficoltà a svuotare vescica o intestino – quindi, in buona sintesi, ad andare in bagno – dolore durante la minzione o i rapporti sessuali, dolore pelvico continuo, frequenza o urgenza di urinare.
Come curare e riabilitare il pavimento pelvico
In primo luogo, è utile ricordare che bisogna chiedere una valutazione da parte degli specialisti che si occupano di quest’area del corpo come, ad esempio, ginecologi e urologi. Solo in questo modo è possibile definire il miglior percorso terapeutico. In linea di massima si tende sempre a individuare prima una cura definitiva per le cause che generano il disturbo.
Ad esempio, se la disfunzione del pavimento pelvico è legata a una costipazione frequente si trovano delle soluzioni naturali o legate alla somministrazione di cure farmacologiche.
Lo stesso si può dire se la causa dei disturbi è legata alla cistite. Si può considerare l’intervento chirurgico per i prolassi o i casi di grave disfunzione urinaria o fecale.
In ogni caso può essere utile considerare anche la fisioterapia e gli esercizi dei muscoli che si fondano sull’esercizio terapeutico dei muscoli del pavimento pelvico. Ad esempio, può essere utile valutare insieme al medico e al fisioterapista esercizi di Kegel che includono attività specifiche come plank sui gomiti, sollevamento e rotazioni del bacino.
Questi esercizi possono essere di grande aiuto per rinforzare e riabilitare il pavimento pelvico, anche per prevenire eventuali disturbi, ma devono essere sempre concordati con la persona che sta seguendo il paziente in questo percorso di cura della condizione pelvica.